_______________________________________________
Aprile 2020
Intervista ad un’organizzatrice di escursioni
che fa parte del WWF Monti Sabatini
Io vivo di paesaggio, riconosco in esso la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi, i quali funzionavano come potenti richiami.
(Giovanni
Comisso)
Se riesco a scrivere dei libri è perché in un paesaggio vedo cose diverse da quelle che ci vede un altro, sento cose diverse e scegliendo parole diverse riesco a costruire storie che hanno una loro originalità.
(Haruki
Murakami)
Cerro secolare
La prima qualità è l’”anima”. Un’escursione deve avere un soggetto, un centro attorno al quale tutti gli altri elementi si compongono. Spesso mi sembra che io stia narrando una storia piuttosto che proponendo una semplice escursione. Un’escursione è un viaggio con un suo carattere, che deve essere però equilibrato, garantire la varietà dell’esperienza, al primo posto c’è il movimento, l’attivazione fisica; in un’escursione, infatti, si è totalmente immersi in quello che si fa e questo è garantito dal giusto grado di affaticamento, né troppo né poco, perciò è importante che il percorso sia abbastanza lungo e complesso: piccoli guadi, grotte, forre.
Un altro elemento è l’avventura. I luoghi
vanno scoperti, come se fossimo noi i primi ad arrivarci: siamo novelli
esploratori che
In realtà ogni escursione è nuova, anche se
il percorso è lo stesso e mille volte fatto. È nuova perché cambia la stagione,
perché sono diversa io, perché sono diversi i componenti del gruppo. È come
l’esperienza sempre nuova di leggere un libro o, per dirla con Borges, non c’è
un libro ma innumerevoli, quante le letture.
Qual è la tua storia come escursionista?
Ho cominciato da bambina esplorando in
lungo e largo il mio quartiere,
Poi da ragazza ho cominciato ad andare in
montagna (scoperta tutta mia in una famiglia… marinara). Il primo grande amore,
oltre che palestra, è stato il Parco Nazionale d’Abruzzo: io da sola, cartina,
pane e coperta, dormendo nei boschi. I suoi panorami, Petroso, lago Vivo, Meta,
e gli incontri con gli animali, memorabile quello con i lupi, si sono scolpiti
indelebilmente in me facendomi da guida nelle successive esperienze.
Dopo una lunga pausa (sono nati i figli, quattro) ho ripreso a percorrere, sempre in solitaria, l’Appennino, soprattutto Gran Sasso, Laga e Velino, ma il più amato è stato il Gran Sasso dove mi sono sperimentata con l’arrampicata e con il sentiero del Centenario.[2]
Qui ho acquisito sicurezza nel valutare le
mie forze rispetto alle difficoltà del percorso ed alle condizioni ambientali,
nel calcolare i tempi, migliorare la capacità di orientamento e soprattutto,
cosa più ardua per me, fermarmi quando necessario, anche in prossimità della
vetta, insomma fare i conti con i miei limiti.
L’incontro e l’adesione al circolo di
Legambiente “Lago Sabatino” mi ha dato la possibilità di cimentarmi con le
prime responsabilità di guida, di considerare oltre le mie capacità anche
quelle degli altri, ho lentamente imparato ad essere presente senza eccedere ma
ad intervenire, anche con decisione e fermezza, quando necessario.
Nel tempo, circa quindici anni, sono nate
nuove collaborazioni ed esperienze, quelle con il WWF, il Parco di
Bracciano-Martignano e di Veio, con
Racconta l’incontro coi lupi.
Lupi (Civitella Alfedena PNALM)Ero con la mia cagnolina. Si stava facendo buio, avevo solo il sacco a pelo, niente tenda. Mi sono fatta una… cuccia per dormire con la cagnolina nella faggeta, su un’altura, al riparo di un tronco caduto.
Sentendo rumore di foglie calpestate penso
che si tratti di qualche guardaparco e mi affaccio per vedere, la cagnolina mi
segue.
Invece vedo due lupi. Rimaniamo come ammaliate, la cagnolina e io, a guardare fisso in giù. I lupi sono fermi, annusano l’aria, poi riprendono il loro cammino. È un episodio scolpito nella mia memoria.
Trovi la zona dei monti Sabatini particolarmente adatta alle escursioni?
Assolutamente sì, è uno splendido incontro tra natura e storia, un ambiente sorprendentemente ben conservato nonostante la vicinanza con Roma.
Abito sulle colline che si affacciano sul lago, da lì si apre un vasto panorama che da Rocca Romana, passando per il Soratte, spazia fino al Terminillo, in tutte le stagioni non mi stanco mai di ammirarlo, restando stupita ogni volta da tanta bellezza e varietà, credo che un escursionista non potrebbe desiderare territorio più affascinante.
Uno dei luoghi preferiti.
Il luogo che sto percorrendo al momento è sempre il mio preferito… fino al successivo… insomma sono tutti preferiti, perché ciascuno è unico e prezioso.
Ci sono comunque due mete che non mancano
mai nel mio programma di escursioni: Rio Fiume in aprile per la fioritura degli
alberi di Giuda e
Poi c’è l’aspetto tecnico: la lunghezza,
difficoltà (dislivelli, guadi, presenza di tratti esposti ecc.) La scelta del
percorso deve tenere conto anche della stagione e delle condizioni
atmosferiche, per questo è importante essere pronti a cambiare meta e tracciato
anche in corso d’opera, rapidamente; questo della flessibilità è un fattore importante,
soprattutto per adeguarsi alle esigenze e capacità del gruppo nel suo insieme.
Riguardo all’attrezzatura, è un aspetto che
curo molto, perché decisivo per godere di una bella, ancorché faticosa,
escursione; sono due gli elementi principali: le scarpe e lo zaino. Le scarpe:
ovviamente rigorosamente da trekking, possibilmente basse, leggere e dotate di
suola con una buona aderenza sul bagnato; consiglio di provare diversi modelli
prima di scegliere quello che si adatta meglio al piede. Come zaino va bene da
15/20 litri, per escursioni di una giornata, leggero, ergonomico, ci sono
modelli specifici per le donne, e possibilmente con la retìna distanziatrice
sullo schienale. Il tutto, completato da vestiti adatti alla stagione e
mantellina sempre nello zaino.
L’ultima domanda ma, come si dice, non per importanza: che cos’è per te il paesaggio?
Io vedo il paesaggio come un’orma. Di quello che è presente adesso, dall’insetto che vola, all’albero, alla roccia, dalla pioggia alle persone che ci vivono. E di quello che è stato, del passato, le forze potenti che l’hanno scolpito, vulcani, acqua, l’Homo, che l’ha percorso, modificato. Disperatamente amato.
Intervista a Cinzia Gabrielli di Sonia Boffa
[1]"Homo sapiens e altre catastrofi" di
Telmo Pievani
[2] Il sentiero, inaugurato nel 1974, è stato realizzato dalla Sezione CAI dell’Aquila per la celebrazione del centenario della sua fondazione. È una traversata, lunga ed impegnativa, riservata ad escursionisti ben allenati in grado di mettere anche le mani sulla roccia.
INFO E PRENOTAZIONI:
Tramite mail: escursionileviedeiparchi@gmail.com
Cinzia GABRIELLI: cell.3397335940 e-mail: cinziagabrielli.1960@gmail.com
Giuseppe QUARESIMA: cell.3356239022 e-mail: giuseppe.quaresima@yahoo.com
Cinzia GABRIELLI: guida naturalistica-ambientale
La vita, in tutti i suoi aspetti, è la mia grande passione;
in particolare la nascita, il venire al mondo. Ho quattro figli e da qualche
anno sono ostetrica; un raggiungimento “tardivo” nel quale, però, è confluita
tutta la mia esperienza: dai percorsi di studio alla meditazione, dal rapporto
profondo con la natura e i suoi ritmi alla consapevolezza corporea.
Provengo da un percorso formativo molteplice, soprattutto
scientifico, che nel tempo, grazie l’incontro con la bioenergetica di A. Lowen
(sono Conduttrice di classi e Counsellor), si è arricchito sotto il profilo
dell’attenzione al rapporto corpo-mente, dandomi la possibilità di ampliare le
mie competenze nella relazione d’aiuto.
L’attività di guida naturalistica-ambientale, che svolgo da
circa venti anni, rappresenta per me un momento espressivo di grande
profondità: è la sintesi di tutte le mie “passioni”.
Collaborazioni: Lega Ambiente, WWF, Ambiente e Vita, Sistema
Bibliotecario Cerretano-Sabatino (in allegato materiale relativo).
Con Giuseppe abbiamo contribuito al programma TESORI NATURALI 2018, 2019 e 2020 effettuando molteplici escursioni.
Giuseppe QUARESIMA: accompagnatore-organizzatore
Sposato con due figli, nato a Roma, vivo a Bracciano da più
di venti anni. Mi piace camminare e scarpinare nella natura, come nuotare o
andare in canoa. Con l’incontro di Cinzia (settembre del 2016) mi sono
appassionato alle escursioni nel nostro territorio scoprendo percorsi immersi
nel verde lontani dal caos cittadino ma
incredibilmente molto vicini da raggiungere. Da qualche anno aiuto
Cinzia nell’organizzazione e comunicazione delle attività escursionistiche e
naturalmente nel gestire e accompagnare il gruppo durante le escursioni. Con
Cinzia abbiamo contribuito al programma TESORI NATURALI 2018, 2019 e 2020 effettuando
molteplici escursioni.
Nessun commento:
Posta un commento